Neolitico medio-recente
Una fase intermedia del Neolitico sarebbe riconoscibile attualmente attraverso la datazione (attorno alla seconda metà del V millennio a.C.) dei resti umani provenienti dalle tombe collettive presso Témara ( El Haroura 1).
L’identificazione di una fase del neolitico medio-recente, attestata da una serie di ritrovamenti nella zona sahariana atlantica e nell’Atlantico settentrionale (necropoli di El Kiffen e Skhirat), si basa essenzialmente sul complesso dei materiali provenienti dalla necropoli di Rouazi a Skhirat (presso Casablanca), datata tra il 4380 e il 4300 a.C. Tali rinvenimenti, che spiccano per numero e varietà (ceramica, strumenti litici, in osso, oggetti ornamentali in avorio), hanno consentito di riconoscere lo stile ceramico di Skhirat, particolarmente rappresentato nella ceramica decorata con fasce impresse a pettine.
Questo stile, oltre che nella regione di Rabat (Dar es Soltane 1 e 2), è noto anche nei dintorni di Tangeri (grotte degli Idoli, di Mugharet et Aliya, di El Khril), di Tétouan (Kaf Taht el Ghar, Kahf Boussaria) e di Ceuta (Ghar Kahal). La diffusione dello stile di Skhirat fino alla penisola iberica costituisce una testimonianza importante delle relazioni culturali tra le due sponde dello Stretto.
Riguardo alla penisola tingitana va sottolineato che le attestazioni di questa fase indicano una continuità di occupazione di grotte già frequentate nella fase più antica del Neolitico (El Khril, Tangeri; Kaf Taht el Ghar, Tétouan), probabilmente perché si trattava di luoghi favorevoli per l’approvvigionamento delle risorse.
Alla frequentazione di alcune grotte in una fase avanzata (recente/finale) del Neolitico è stato attribuito il ritrovamento di materiali che riguardano un ambito particolare, forse “sacro”: si tratta di una serie statuine antropomorfe in terracotta provenienti dalla Grotta degli Idoli (che da esse prende il nome).