La penisola tingitana: terra di incontro e di integrazione
Il Marocco e in particolare la penisola tingitana sono caratterizzati da una storia lunga e complessa, risultato dell’incontro e confronto tra culture esterne e substrato berbero.
La sua posizione geografica ha giocato un ruolo importante: lo Stretto di Gibilterra ha rappresentato il ponte tra l'Europa e l'Africa da una parte e tra l'Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo dall'altra; esso ha favorito intensi scambi, ma è stato anche veicolo di pericoli e attacchi.
Nella penisola tingitana la presenza umana, documentata fin dal Paleolitico, si è sviluppata attraverso differenti fasi e civiltà che hanno costituito un ricco patrimonio culturale: Fenici, Cartaginesi, Mauri, Romani, l’occupazione islamica, Spagnoli, Portoghesi e Inglesi rappresentano le componenti della diversità culturale che ha segnato la storia di questo territorio.
La regione di Tangeri-Tétouan, che nel passato fu terra di accoglienza per quanti furono costretti ad abbandonare Al Andalus, ne conserva la memoria assieme a quella di tante civiltà che, sviluppatesi in quel Mediterraneo che Fernand Braudel ha giustamente definito “continente liquido”, vi hanno lasciato una straordinaria eredità umana e culturale.