Sidi Abdeslam del Behar

Di questo insediamento, situato presso la foce dell’Oued Martil, si conserva solo una porzione nei pressi di un marabut e del cimitero circostante, in quanto una buona parte è costantemente compromessa dall’azione marina. Si tratta di un sito importante per la lunga durata dell’occupazione documentata a partire dal VI s. a.C.

Una fase urbana di notevole importanza è indicata dalla presenza di strutture che si conservano lungo la costa per una cinquantina di metri. Si tratta di edifici di età punica avanzata, che vennero ristrutturati: l’innalzamento del piano di campagna testimonia di una vita dell’abitato di durata considerevole. Le ricerche hanno consentito di individuare frammenti di anfore puniche dell’ultimo terzo del V s. a.C., ma non mancano esemplari più antichi. Nella prima metà del II s. a.C. un incendio segna una battuta d’arresto per la vita del centro, che riprende prolungandosi fino alla seconda metà del II-inizi I s. a.C., se non anche in età romana alto-imperiale.

Testimonianze della vita di questo sito sono documentate ancora attorno al V s. d.C.