Metrouna

Questo sito, individuato nel corso delle ricerche per realizzare la Carta archeologica del nord del Marocco, è situato sulla riva destra dell’Oued Martil, in prossimità della foce, a 500 m a NW da Sidi Abdeslam del Behar.

Qui è stata individuata la prima industria per l’estrazione della porpora nella provincia Mauretania Tingitana, sulla base della presenza di un immenso giacimento di resti di gusci di molluschi, con una prevalenza di specie dalle quali si ricava la porpora (Hexaplex Trunculus e Murex Brandaris); il modo in cui furono frantumati è funzionale all’estrazione della ghiandola che secerne la sostanza colorata; sul posto sono state inoltre rinvenute diverse pietre, impiegate probabilmente per la percussione ed una di notevoli dimensioni che serviva da piano di appoggio per questa operazione.

I materiali rinvenuti (sigillata africana, da cucina e anfore) consentono di datare il complesso tra l’ultimo terzo del I e la metà del II s. d.C. (75-150 d.C. circa).

La presenza di una fattoria di salagione recentemente individuata nei dintorni attribuisce ulteriore rilevanza a Metrouna, considerato che sulla costa mediterranea non si conoscevano ancora altre cetariae al di fuori di quelle di Sania e Torres, distrutta, e di Septem Fratres.