La pittura sotto gli Alawiti

Se Tangeri ispirò pittori europei che vi erano giunti al seguito di diplomatici, come Eugène Delacroix, l’interdetto religioso alla raffigurazione di esseri animati impedì a lungo il nascere di una pittura non decorativa. Il primo pittore figurativo fu Mohammed Ben Ali ’Rbati, nato a Rabat nel 1861, che a Tangeri si trasferì nel 1886 e fu il primo pittore marocchino che espose a Londra e a Marsiglia. Oltre a dipingere, specialmente ad acquerello, scolpiva e decorava anche le cornici dei propri quadri in stile marocchino. Autodidatta almeno all’inizio, si avvicinò a Delacroix e Matisse; molto legato alla sua città di adozione, abitò sempre nella medina e partecipò attivamente alla vita culturale della città, che ispirò i suoi quadri. Dopo di lui la pittura figurativa si sviluppò in Marocco accanto a quella astratta anche grazie alla Scuola di Belle Arti di Tétouan, istituita nel 1945 e seguita da quella di Casablanca (1950).