Lixus nella tarda antichità

Diversi indizi permettono di ipotizzare una delle attività economiche a Lixus a partire dal 325-350, dopo la crisi che interessò la regione nel III secolo; l’abitato si era praticamente dimezzato (da 15/17 ha a 8) e, intorno alla fine del III – inizi del IV secolo, era stato delimitato da una cinta muraria edificata con materiali di reimpiego e provvista di torri, che si sovrappose all’abside di un tempio e lasciò fuori il complesso teatro/anfiteatro-terme e un quartiere di età imperiale. La cinta presentava due appendici rettilinee che proteggevano il fianco meridionale della collina e il quartiere artigianale alla base di essa. Purtroppo i resti delle strutture di questo periodo non furono presi in debita considerazione nel corso degli scavi e vennero smantellati per raggiungere i livelli più antichi. L’area del vecchio foro continuò ad essere frequentata almeno sino agli inizi del V secolo, come pure le terme adiacenti al teatro/anfiteatro, mentre quelle all’interno della cinta ristretta rimasero in uso fino al VI secolo. L’edificio da spettacolo viene utilizzato a scopi funerari nella seconda metà del IV secolo. La necropoli romana a SE della collina continuò ad essere utilizzata e si ampliò sino a raggiungere il teatro-anfiteatro; gli oggetti del corredo indicano una certa agiatezza di alcuni defunti. La necropoli occidentale, nella parte bassa prossima alla strada per Raqqada, sembra utilizzata dagli strati più umili della popolazione.

Per quanto riguarda invece il quartiere artigianale lungo la riva destra dell’Oued Loukkos, le officine per la produzione del garum sembrano attraversare un periodo di recessione a partire dalla fine del II secolo, che sfocia in un abbandono generalizzato degli impianti nel corso del III secolo, che si riflette nella contrazione dell’abitato urbano. Questi tornano a funzionare tra la metà e la fine del IV secolo, anche se – coma lasciano intuire i lavori di ristrutturazione, la produzione si riduce. Un’ulteriore ripresa degli scambi, quindi della produzione, sembra aver luogo in età teodosiana, ma il declino si prolunga sino all’invasione vandala, che segna la fine di questa attività.