L'architettura sotto i Beni Wattas
La Grande Moschea (Jami’al Kebira) di Chefchaouen, che Mulay Ibn Al Rashid ordinò di costruire al momento della fondazione della città, nel 1471, venne edificata soltanto all’inizio del XVI secolo sotto il governo del figlio. Il complesso è stato abbellito e rimaneggiato a più riprese; l’elemento più originale è il minareto ottagonale, che rappresenta una particolarità regionale e che si ritrova a Tangeri e Tétouan. Sorge su una base quadrata e presenta gli spigoli profilati in mattoni; si articola su tre piani sormontati da un balcone merlato da cui parte la lanterna terminale, anch’essa ottagonale con spigoli laterizi. La decorazione del piano inferiore consiste in finestrine cieche arcuate, singole e doppie che si alternano sulle varie facce, definite da laterizi, che sotto l’arcatella presentano un motivo circolare radiato; al di sopra i pannelli presentano ciascuno un’arcata cieca in basso e una decorazione geometrica in alto. Il registro superiore è decorato da arcate complesse al di sotto delle quali sono pannelli quadrati a zellij.