L'artigianato artistico sotto i Merinidi
Poco è rimasto della grande moschea merinide di Ksar El Kebir; possediamo comunque il ricordo di un pregevole lampadario di ceramica menzionato dallo storico del sultano merinide. Su di esso erano incisi questi versi: “Contemplami! La bellezza mi inclina verso di te, o piuttosto una comune origine ci avvicina… Non dire: ‘Bah! Un fragile lampadario di terracotta!’, tu, che come me sei stato plasmato nell’argilla”.
Sin dall’età almohade le armi marocchine erano apprezzate in Europa, particolarmente a Venezia, per efficacia e bellezza; sotto la dinastia merinide ha inizio la fabbricazione di armi da fuoco, da poco entrate in uso. Oltre alla produzione utilitaria è attestata anche quella artistica di armi da parata, che spesso venivano offerte in dono agli ambasciatori. Questa consuetudine è rimasta costante sino al regno degli Alawiti.