Zellij
In questo periodo raggiunge il massimo splendore la tecnica degli zellij, una decorazione a intarsio di ceramiche policrome per pareti, pavimenti, vasche di fontana, colonne, utilizzata specialmente nei giardini e nelle sale da ricevimento, nota in Marocco dal X secolo. Le fonti, con ammirazione, menzionano una grande attività edilizia privata di lusso sotto il sovrano Abu Rabi (1308-1310), con l’impiego di pietre, marmi e decorazioni ceramiche; gli zellij abbelliscono inoltre le madarisu (scuole), costruite in gran numero dai Merinidi. Ed è proprio nel XIV s. che si registrano le realizzazioni più raffinate e numerose. La tecnica, di origine orientale, consiste nella disposizione, secondo uno schema geometrico, di piccoli elementi ritagliati con una martellina (menqash) affilata sui due lati da mattonelle smaltate monocrome su un letto di sabbia e calce: ad ogni forma corrispondono un nome e un colore. Questi elementi vengono disposti dal maestro artigiano (maallem) secondo uno schema (a rose, a intrecci, a stelle) che ubbidisce a rigide regole. I tipi più antichi sono a scacchiera, con quadrati di colori diversi (nero, verde salvia) separati da rettangoli bianchi, all’incrocio dei quali è un quadrato stellato. Le composizioni divengono col tempo più complesse ed elaborate; aumentano i colori, con l’adozione del blu-turchese, dell’ocra gialla e del bruno di manganese, ma il rosso sarà utilizzato solo dal XVII s.
Di solito, nei cortili e nelle grandi sale, la decorazione a zellij occupa la parte inferiore della parete ed è coronata da un fregio epigrafico: una fascia di mattonelle con una linea di scrittura in corsivo o in Cufico, eseguita di solito nella tecnica a champlevé, definita in alto da un motivo a merli triangolari. Al di sopra sono stucchi bianchi cesellati con motivi geometrici o vegetali o con iscrizioni: si tratta di pannelli eseguiti colando una miscela di gesso, calce e polvere di marmo in stampi. In alto la parete termina con pannelli di legno di cedro intagliati con motivi geometrici simili a quelli degli zellij e delle porte: particolarmente diffuso è lo schema stellare.