Ksar Sghir: le architetture portoghesi

I Portoghesi rimaneggiarono le mura di Ksar Sghir per renderle funzionali all’impiego dell’artiglieria: rinforzarono la cinta circolare merinide con contrafforti, bastioni presso le porte, coronamento merlato in pietra delle torri e un fossato, salvo nella parte lungo il fiume. Costruirono inoltre un castello fortificato che inglobò la porta a mare, con numerose feritoie nei muri perimetrali che terminavano con un cammino di ronda; esso era collegato alla spiaggia da due muri paralleli con cammino di ronda che terminavano con due grandi torri predisposte per l’artiglieria, fondate su avanbecchi e unite da un arco monumentale. Questa struttura (couraça) garantiva l’approvvigionamento dal mare in caso di assedio e l’evacuazione degli abitanti. La moschea fu trasformata in una chiesa (Santa Maria da Misericordia) con tre cappelle decorate con mattonelle di ceramica smaltata; un’altra chiesa (forse San Sebastian), di dimensioni minori, venne edificata ex novo. Lo hammam divenne un arsenale e fu poi utilizzato come prigione. La preesistente suddivisione dello spazio tra aree pubbliche, concentrate nella parte settentrionale presso la porta a mare (Bab Al Bahr), e private cadde e le botteghe artigiane si insediarono nei settori residenziali. Le abitazioni persero la corte centrale e il vano o corridoio di ingresso, ma ebbero stanze più ampie.