Ceuta: le fortificazioni
La costruzione delle fortificazioni ebbe inizio durante il regno di D. João III del Portogallo (1521-1557); questo sistema, a protezione del fianco occidentale della penisola all’inizio dell’istmo, quindi della città, consiste in due possenti fortificazioni lineari, in un fossato navigabile con scarpa e controscarpa, in una vasta piazza d’armi e in un complesso di bastioni, cortine e rivellini che si svilupparono dal XVI al XVIII secolo. Il fossato (lungo m 350) costituisce l’asse del sistema e mette in comunicazione la baia settentrionale con quella meridionale tagliando l’istmo; si tratta di una notevole opera di ingegneria militare realizzata prolungando un braccio di mare. Il canale è affiancato da due cortine in pietra a scarpa; era protetto a nord da un ponte levatoio, sostituito agli inizi del XX secolo da uno fisso in pietra, e, in corrispondenza del gomito del canale, dal Bastione della Bandiera, con pianta a punta di freccia, su cui sono ancora visibili le tracce dei bombardamenti subiti nel corso dell’assedio di Mulay Ismail. Il bastione prosegue nelle cosiddette Mura Reali, alte circa 20 metri e lunghe 170, che terminano a sud nel Bastione della Coraza Alta, con una torretta del XVIII secolo, da cui partiva verso il mare un muraglione (Couraça de Barbaçote) demolito intorno agli anni 1940. Queste opere vennero eseguite tra 1543 e 1549; nuove fortificazioni, edificate nel XVIII secolo in occasione dell’assedio di Mulay Ismail, le rinforzarono lungo il lato occidentale del fossato, verso terra. Per primo fu costruito il Fronte della Valenciana, lungo più di 100 metri, sul fronte orientale della vastissima Piazza d’Armi, con al centro una porta ad arco; vennero quindi edificati i bastioni di S. Pietro, a nord, e di S. Anna a sud e rivellini di S. Francesco Saverio, S. Paolo e S. Ignazio a ovest. Quest’ultimo ha pianta poligonale ed è provvisto di finestre, corridoi coperti a volta e rampe che conducono alla piattaforma superiore da cui si controlla l’esterno.