Gli Hafsidi

 

La dinastia berbera musulmana degli Hafsidi governò l'Ifriqiyah dal XIII al XVI secolo (dal 1229 al 1574). Trae il nome da Abu Hafs Omar, antenato di Abu Zakariyya che nel 1236 si rese indipendente dagli Almohadi, per conto dei quali governava l'Ifriqiyah, dando inizio alla dinastia. Con fortunate spedizioni militari estese il suo dominio sino ad Algeri. Al-Muntasir, suo figlio e successore, consolidò il regno difendendolo con successo dall'attacco portato dai Francesi contro Tunisi nel 1270, e assicurandogli la massima prosperità economica e la più elevata fioritura artistica e intellettuale. Gli Hafsidi svilupparono rapporti commerciali con gli Stati cristiani mediterranei. Un periodo di disordini e di anarchia seguito alla morte di al-Muntasir portò alla scissione del dominio nei due regni di Tunisi e di Bugia (1284). L'unità si ricostituì per qualche tempo nel secolo XIV. Nel secolo XVI il regno hafsida si trovò inserito nella lotta turco-spagnola per il controllo dell'Africa settentrionale. Mulay Hassan, scacciato da Tunisi nel 1534 da Khayr ad-Din ritornò l'anno dopo con la spedizione di Carlo V. Nel 1574 la dinastia venne destituita dalla definitiva conquista turca.

Tra il 1347 e il 1357 lo Stato hafside fu conquistato due volte dai Merinidi che dominavano le aree dell'attuale Marocco. Costoro peraltro non furono in grado di assoggettare i beduini che scorrazzavano in quei territori, tanto che gli Hafsidi riuscirono a riprendere il potere. Allo stesso tempo epidemie di peste causarono anche in Nord-Africa (come già avevano fatto in Europa) considerevoli morti e un sensibile decremento della popolazione, indebolendo conseguentemente il controllo efficace degli Hafsidi sui loro domini.

Sotto gli Hafsidi, a causa delle crescenti gravi difficoltà economiche della dinastia, si sviluppò notevolmente il fenomeno della guerra di corsa contro gli Stati cristiani mediterranei. Ciò avvenne in particolare sotto Abd al-Aziz II (1394-1434). I profitti derivanti da questa peculiare attività, in cui anche la dinastia era direttamente coinvolta sotto il profilo organizzativo e della divisione degli utili, permisero un imponente programma di costruzioni che si rifletté in una sensibile ripresa della cultura e della committenza artistica. Tuttavia la guerra di corsa provocò anche dure risposte militari da parte del regno di Aragona e di Venezia, che a più riprese attaccarono le cittadine costiere tunisine. Sotto Uthman (1435-1488) gli Hafsidi conobbero un momento di grande successo sia nell'organizzazione del traffico carovaniero attraverso il Sahara e con l'Egitto, sia nel commercio marittimo con le stesse Venezia e Aragona. I rapporti tra beduini e cittadini divennero sempre più conflittuali, tanto che gli Hafsidi si ridussero di fatto a controllare le sole Tunisi e Costantina. Nel XVI secolo gli Hafsidi risentirono negativamente del confronto fra la Spagna e l'Impero ottomano, che agiva per mezzo di suoi corsari lungo tutte le coste cosiddette "barbaresche". Istanbul conquistò infine Tunisi nel 1574 e depose la dinastia hafside, che, precedentemente, era stata obbligata ad accettare per qualche tempo il dominio spagnolo.