La necropoli di Kélibia/El Mansoura
Estesa per circa 2500 mq, la necropoli di Kélibia si trova a circa un km e mezzo a nord della cittadella fortificata di questo centro. Come nelle altre aree funerarie puniche del Cap Bon le sepolture, scavate nell’affioramento roccioso, presentano un ingresso a scalini e un piccolo dromos che consente l’accesso alla camera funeraria ovvero sono costituite da semplici fosse. Riguardo alla prima tipologia funeraria si deve notare che in alcuni casi i gradini del pozzo sembrano riprodurre una vera e propria scala in quanto inquadrati da una sorta di rampa. Rispetto alle pareti del pozzo l’apertura d’accesso alla camera è talvolta sporgente; all’interno delle pareti laterali di quest’ultima sono talvolta scavati dei sedili per deporvi gli inumati e delle nicchie. Una parte del corredo poteva essere sistemata nelle nicchie di dimensioni maggiori, mentre in altre potevano trovare posto per lo più le lucerne.
Nelle camere funerarie sono documentate anche pitture parietali, tra le quali quelle conservate meglio decorano la tomba 1 (fine IV s. a.C.): accanto a motivi geometrici con linee e quadri a scacchiera questa sepoltura presenta anche la rappresentazione di un monumento turriforme schematizzato composto da un basamento a due gradini, un corpo rettangolare e un coronamento piramidale.
Due iscrizioni dipinte in lingua punica si trovano nelle tombe 22 e 24: nel primo caso sulla parete destra della camera funeraria si legge il nome di chi ha scavato la tomba (BR’’ ŠP‘L ’RŠM BN BD‘ŠTRT: “intaglio che ha fatto ’RŠM figlio di BD‘ŠTRT”); nel secondo, sopra l’ingresso, nella parte alta della raffigurazione di un monumento turriforme, è scritto «S MGNYM», dove la lettera «S» indicherebbe possesso, cioè il nome del proprietario della tomba.
Il corredo funerario di queste tombe comprende ceramica a vernice nera locale e importata, ceramica punica, gioielli, amuleti (raffiguranti divinità egizie quali Ptah, Horus con testa di falco coronato, Bastet). La datazione di questi materiali si colloca tra il IV e la metà del II s. a.C.